Spielwarenmesse dove gli adulti tornano bambini
si spengono 70 candeline per la fiera del giocattolo della Germania
Dal 30 gennaio al 3 febbraio, la Germania ha ospitato una delle più importanti fiere dove i protagonisti sono i giocattoli e il divertimento per grandi e piccoli.
La Spielwarenmesse ha avuto un successo straordinario dato i numeri raggiunti: in cinque giorni la fiera è stata visitata da più di 68,500 persone che conosco di mestiere il settore.
La mostra del giocattolo disponeva di 2902 espositori posizionati in 170,000m2 dove i commercianti potevano proporre le loro idee ai visitatori provenienti da tutto il mondo. Tra questi stands alcuni erano dedicati ad altre nazione come l’Italia, l’Inghilterra, la Spagna, Hong Kong, Canada e molti altri altri. La Cina, infatti, ha usufruito di 120 stands nella hall 11.0.
Quest’anno, però, la fiera si è distinta rispetto gli altri anni perché festeggiava il 70esimo anno di attività e si è celebrato ricordando la tradizione e avvinandosi alla modernità. Come? Con uno spazio dedicato alla tecnologia . Veicoli radiocomandati, velivoli e robot, ma anche multimedia e giocattoli elettronici sono stati presenti in questa grande kermesse. Lo stesso Ernst Kick, CEO di Spielwarenmesse eG, ha sottolineato di come l’obiettivo primario della Fiera sia, sempre, quello di essere al passo con i tempi e, soprattutto, con i mercati di riferimento.
Nonostante i padiglioni esteri e tecnologici, l’attenzione si è concentrata anche ad articoli festivi, ai giochi per i bambini di fascia di età inferiore ai 2 anni e ai giochi adatti per l’esterno delle abitazioni, riscuotendo anch’esse un notevole successo.
Sicuramente, essendo un fiera dedicata al commerciale, merita di essere visitata a chi ne ha la possibilità. Il sito ufficiale della Spielwarenmesse ha già pubblicato le informazioni relative all’anno prossimo, quindi per non farsi scappare questo evento vi consigliamo di consultarlo.
Partecipare è stato per noi un’esperienza molto stimolante, e alla fine non c’è nulla di più bello se non avere la possibilità di poter lavorare con tutto questo, lo stesso Nietzsche affermava: “ nell’uomo autentico si nasconde un bambino: che vuole giocare”.