Come si realizza un Board Game?
Quinta Parte
THE LAST BUT NOT THE LEAST
Giunti a questo punto si ipotizza che, in caso aveste scelto la strada dell’editoria, l’azienda che vi seguirà si occuperà della stampa nonché della vendita del vostro gioco da tavolo. Se la vostra scelta è invece ricaduta sull’autoproduzione, siamo allo step di stampa completa e promozione del prodotto sui vostri canali social. Ma dove venderlo e dove “custodirlo”?
Le copie che avete fatto stampare possono essere tenute da voi in uno spazio domestico che avete deciso di dedicare al deposito, ma ovviamente questo vale per pochi pezzi. Se avete fatto un gioco da tavola con lo scopo di venderlo e affermarvi come autori, si ipotizza che abbiate un numero cospicuo di copie da conservare in attesa della spedizione e quindi l’ideale sarebbe possedere un magazzino. In alternativa puoi pensare di vendere su E-shop che ti permette di ottimizzare ricavi/costi ed è un valido mezzo per farsi conoscere come autore, oppure attraverso POD (Print on Demand), un sistema che ti consente di giungere ad una larga cerchia di acquirenti. Le spese di spedizione potrebbero allarmarti, ma ci sono diversi modi per aggirarle e anche tanti sconti di cui usufruire.
Tambù possiede una “Torre di Controllo” ovvero il magazzino aziendale nel quale potrete depositare i vostri board games. Tambù si occupa anche della distribuzione dei giochi sul territorio nazionale ed internazionale e, come detto in precedenza, è possibile per voi vendere le vostre creazioni sull’e-commerce diffondendovi in tal modo oltre i confini.
Una strada molto proficua, ma difficile da battere a causa dei costi cospicui, è la vendita in fiera dei vostri giochi in scatola. La fiera è indubbiamente la vetrina migliore che potete trovare, in cui è possibile introdurre il fattore di vendita più importante che ci sia: poter contrattare e parlare fisicamente. In questo ambito è davvero un valore aggiunto essenziale perché è possibile allargare la community sin da subito e potervi raccontare come autori giustificando e contestualizzato le vostre scelte. È ovviamente oneroso permettersi uno spazio in fiere di grande calibro, ma potete iniziare da quelle minori, la scalata è lunga, ma perseverare è importante!
Tambù partecipa alle più importanti fiere di settore e porta presso il proprio stand, i giochi che gli autori hanno realizzato attraverso l’azienda consentendo loro anche la possibilità di avere uno spazio dedicato per poter spiegare e far provare personalmente i loro board games.
Raccomandatevi di questo: anche a copie pronte e spedite, la vostra figura di autore e la pubblicità costruita per spingere il vostro gioco (salva vostra intenzione), non va abbandonata o rischia di decadere. È necessario alimentare sempre la vostra immagine e farvi conoscere il più possibile e, se è pur vero che siete “una goccia nel mare” degli autori esistenti, è altrettanto vero che dalla vostra parte ci sono sistemi di comunicazione che alcuni prima di voi non hanno potuto utilizzare, in particolare i canali social! Facebook e Instagram sono ottimi per sponsorizzare voi stessi e il vostro gioco, per farvi conoscere meglio come persone, per interagire con una community ben selezionata, per mostrare gli eventi a cui partecipate e condividere tanti contenuti con gli “Amici”. Twitter è ottimo per “bombardare” gli users con le news, per promuovere il gioco, per attirare l’attenzione di utenti stranieri nonché organizzazioni ludiche e fieristiche, “cinguettando” senza sosta!
Insomma ragazzi, crediamo di avervi detto tutto il necessario per spingervi a mettervi in cammino secondo quella che pensiate essere la via di produzione più adatta a voi, perciò vi salutiamo e vi ringraziamo per aver “viaggiato” con noi!
A presto
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