Intervista con Giovanni Maria Ciclosi

Abbiamo fatto due chiacchiere con l'autore di Monkeys On Your Back!

 

Ciao Giovanni, raccontaci qualcosa di te! Chi sei e quando è nata la tua passione per il mondo dei giochi da tavolo?

Ciao! Sono Giovanni Maria Ciclosi, un 27enne romano laureato in scienze economiche. La mia passione per i giochi da tavolo nasce già alle elementari con i grandi classici Risiko e Monopoly insieme alle carte dei Pokémon, Magic e Yu-Gi-Oh. Se una sera si poteva fare tardi per giocare io ero sempre pronto! 

 

Quale genere di giochi preferisci?

I party game sono la mia tipologia preferita grazie alla loro semplicità e versatilità. Facilmente giocabili appunto alle feste, al pub ecc.

Mi piacciono molto anche i classici giochi da tavolo con plancia e componentistiche varie ma generalmente richiedono una serata apposita, mentre un party game si può tirare fuori in qualsiasi occasione. 

 

Qual è la cosa che ti piace di più quando sviluppi un gioco?

La parte più divertente e creativa è stata sicuramente l’ideazione delle illustrazioni delle carte con le relative vignette. Giornate divertentissime che difficilmente scorderò. 

 

Hai dei modelli di riferimento (autori, giochi, professionisti) per lo sviluppo delle tue idee?

Ho tantissimi giochi di riferimento, completamente diversi tra loro, da Bang a Catan, da Exploding Kittens a Cards Against Humanity. Sicuramente tutti i giochi che ho provato hanno influenzato lo sviluppo del mio, in un modo o nell’altro. 

 

Come e quando è nato “Monkeys On Your Back”?

Monkeys On Your Back nasce quasi per gioco, a fine 2015, da un mio desiderio di creare un gioco incentrato sulle scimmie che reputo essere il più divertente ed irriverente tra gli animali. Con un gruppo di amici, davanti a qualche birra, abbiamo buttato giù qualche carta e un “prototipo” decisamente lontano dalla versione finale ma che mi ha fatto capire che potevo farcela e mi ha motivato a provarci davvero. Da quel momento ho iniziato a lavorarci seriamente insieme al mio ex socio Nicolas Balbo e circa un anno dopo, a fine 2016, abbiamo lanciato la prima campagna Kickstarter. 

 

3 parole per descrivere “Monkeys On Your Back”

Versatile, infame, irriverente. 

 

Nell’ideazione di “Monkeys On Your Back” da cosa sei partito? L’ambientazione, la meccanica o una dinamica che volevi fosse presente?

Siamo partiti dall’ambientazione, doveva assolutamente essere un gioco sulle scimmie. Poi ho avuto l’idea della dipendenza rappresentata dalla scimmia con il famoso detto “scimmia sulla spalla” e così si è formata una filosofia a cui poi abbiamo adattato la meccanica.

 

Qual è il punto di forza di “Monkeys On Your Back”?

Dovendone scegliere uno direi la versatilità, si può giocare da 2 a 9 giocatori (con 2 mazzi di qualsiasi edizione ) e ogni mazzo contiene 61 carte (56 carte da gioco e 5 carte conta-vite.). Due mazzi con le istruzioni si possono tranquillamente portare in un qualsiasi deck-box, la preparazione per iniziare una partita richiede pochi secondi. Quindi ampio range di giocatori, tascabilità, portabilità e semplicità lo rendono un gioco super versatile che permette di divertirsi in qualsiasi situazione.

 

Qual è stata la parte più difficile da realizzare/sviluppare?

Tutta la parte grafica legata alle carte, packaging, video ecc. è sicuramente stata la più impegnativa per quanto riguarda lo sviluppo del gioco in sè. Prima della campagna Kickstarter ci siamo dovuti occupare invece dell’organizzazione della produzione e della logistica per le spedizioni internazionali, perché se avessimo avuto successo nella raccolta fondi volevamo riuscire a consegnare il gioco in 6/8 mesi a tutti, quindi c’è stato molto lavoro prima. Fortunatamente ora di questo si occupa Tambù e non devo più pensarci :P

 

Hai nuovi progetti in corso d’opera?

Ho alcune idee per un’espansione di Monkeys On Your Back ma non credo che inizierò a lavorarci a breve, per il momento sono concentrato sulla parte promozionale, poi si vedrà.